“La legge dell’attrazione” dei coniugi Hicks

DISCLAIMER: Prima di leggere i seguenti appunti presi mentre “ascoltavo Abraham” (i due coniugi autori del libro sostengono di essere un tramite di questo Abraham che parla attraverso loro che si limitano a scrivere), ci tengo a sottolineare che libri come questo (come anche “Il segreto” di Rhonda Byrne) andrebbero letti con “una mente molto aperta”, come quando si leggono delle “sacre scritture” e tenendo quindi presente che possono servire sì da ispirazione, ma che non vanno interpretati nè letteralmente, nè come manuali con basi scientifiche. Più che “un gradino sotto” i libri di psicologia (e molti gradini sotto libri scientifici), si potrebbe dire che è proprio un’altra scala e più simile ad un libro di narrativa (di “ficiton”, come dicono gli anglofoni). Mantenere, più che totale scetticismo, sempre un po’ di pensiero critico: un conto sono le “credenze limitanti” (es.: non credere in se stessi) ed un altro sono i limiti della fisica e della chimica; per quanto ancora molto della mente umana e dell’universo ci è ignoto, i modelli scientifici che utilizziamo sono perfezionabili (v. Einstein che ha perfezionato quanto descritto da Newton, ma che resta comunque una buonisimma approssimazione nella gran parte dei casi), ma generalmente validi (a differenza di quanto avviene per ipotesi e teorie di psicologia e sociologia, che vanno intese come statisticamente applicabili fino ad un certo grado e soprattutto molti studi presentano basso grado di replicabilità, oltre a tante controversie di cui magari scriverò in seguito). Quelli che seguono sono appunti presi senza tenere particolarmente conto di una eventuale struttura, più simile ad un flusso (non ai livelli dell’Ulisse di James Joyce, ma comunque una sequenza senza troppa rilettura). Del resto, libri come questo sono incredibilmente ridondanti, con concetti riassumibili in un paio di pagine.

Prefazione

  • “Vedete che la legge dell’attrazione funziona? Questo libro che avete in mano ne è la prova lampante!” //NOTA: come molti, si arricchiscono non mettendo in pratica i consigli, ma vendendoli, come i vari “come diventare ricchi” e “come fare soldi con la statistica o col superenalotto”
  • Gli autori sono dediti alla missione… //NOTA: di fare soldi, ma purché ci si mantiene sul principio del “Primum non nocere“, non c’è nulla di male
  • Potete produrre ciò che volete fare/essere/avere
  • Se siete avete preso questo libro, siete pronti //NOTA: visione commerciale del “quando il discepolo è pronto, il maestro compare”
  • L’autore, dopo una continua ricerca di risposte in diverse religioni, prova a chiedere alla tavola ouija dei libri consigliati
  • Il libro “Pensa e arricchisci te stesso” (N. Hill) aumenta consapevolezza, tanto che poi l’autore avvia un’attività commerciale (//…quale?) //NOTA: aridaje col meta-business dell’auto-aiuto…
  • Valutare l’albero dai frutti: giudicare un libro da come ci fa sentire, non da chi/come l’ha scritto //NOTA: può avere un senso se si tratta di narrativa o di chiacchiere da bar, ma non per affidarsi totalmente ad un nuovo modo di pensare, perché altrimenti è come adottare le idee di un tipo coi baffetti solo perché un po’ quelle parole risuonano (e tra l’altro A.H. era un notevole trascinatore)
  • Per 15min al giorno, meditate concentrandovi sul pensiero: impressione di energia che si muove all’interno //NOTA: qualcun altro la definisce come sensazione di leggerezza
  • Durante la meditazione, la testa non si muoveva a caso, ma il naso indicava lettere per comporre un messaggio //NOTA: va be’, siamo alla farfalla nello scafandro o a quel poraccio di Jason Becker (che comunica e compone con gli occhi), ma sotto autosuggestione posseduti da uno spirito
  • Quando parliamo di questi nuovi modi di pensare siamo “veicoli”, come chi è solo un tramite per il proprio spirito guida
  • Siamo esseri fisici estensione del “non fisico”: siamo più di quello che vediamo

Le tre leggi universali

  • Esistono leggi che funzionano sempre e da sempre, per il “fisico” e il “non fisico”:
    • Legge dell’attrazione: Si attira ciò che è simile a sè.
    • Scienza della creazione intenzionale: Esiste tutto ciò che penso e accetto
    • Arte del permettere: non si può attrarre al posto di altri, ma è possibile dare l’esempio e permettere agli altri di cercare di applicare le prime due leggi
  • Espandendo:
    • Legge dell’attrazione: Si attira ciò che è simile a sè.
      • Il “no” non esiste: se penso a qualcosa di negativo, si manifesterà lo stesso anche se dico di non volerla //NOTA: v. “Non pensare all’elefante”
        • Se ci si concentra sulla mancanza di qualcosa, si attirerà altra mancanza
      • Non monitorare i pensieri, ma ascoltare cosa ci fa sentire meglio (sistema di guida emotivo) //NOTA: cfr. dissonanza cognitiva
      • Guardare le cose per come vogliamo che siano, più che per come pensiamo siano
      • La condizione di esistenza è come ci percepiamo, che non è detto corrisponda alla “realtà”, ma alla realtà che è stata costruita coi nostri occhi e soggetta agli occhi degli altri, ma possiamo cambiare (cfr. “The belief that one’s own view of reality is the only reality is the most dangerous of all delusions” di Watzlawick)
      • Laboratorio creativo (15-20min al giorno): guardare la vita come se fossimo in un centro commerciale con dei soldi da spendere, in cerca di qualcosa da comprare –> andiamo in cerca di informazioni (es: parlando con chi svolge un lavoro che ci interessa //cfr. “Designing your life” //NOTA: cfr. potere visualizzazione e creazione dream/vision board dopo aver raccolto immagini (es. da Pinterest), ma attenzione perché per alcuni può essere controproducente (come può essere controproducente la condivisione di obiettivi)
        • Portare solo le cose positive che si vogliono (es.: se uno è ricco e malato, mi focalizzo solo sul fatto che è ricco per capire come ha fatto a diventarlo, non pensare alla malattia)
      • Non valutare/limitare in base a ciò che penso di “potermi” permettere, scegliere senza limitarsi
      • //NOTA: profezia che si autoavvera, “che tu creda di farcela o meno, avrai comunque ragione” (Henry Ford)
      • Stare con persone che stimolano i nostri buoni pensieri, allontanare gente negativa
      • Concentrarsi su ciò che vogliamo, allontaniamo cosa non vogliamo
      • Se tutti parlano di influenza stagionale, posso pensare che invece io non l’ho presa per tanto tempo, quindi probabilmente non la prenderò //cfr. effetto placebo e nocebo
      • “Gli opposti si attraggono” non è corretto: uno attrae ciò che desidera: se sei introverso e cerchi una donna estroversa è perché è quello che vuoi
        • Attenzione agli strascichi di relazioni precedenti, perché potremmo essere ancora focalizzati su ciò che non vogliamo, attirando proprio ciò che vorremmo evitare
    • Scienza della creazione intenzionale: Esiste tutto ciò che penso e accetto
    • Arte del permettere: non si può attrarre al posto di altri, ma è possibile dare l’esempio e permettere agli altri di cercare di applicare le prime due leggi
      • Quando si diventa intenzionali, in automatico concentrandosi su ciò che ci interessa, tutte le perdite di tempo ed attività negative scompariranno (es.: si svolgono attività piacevoli ed in automatico non vedranno più telegionali con emozioni negative e TV trash)
      • Permettere qualcosa a se stessi è il primo passo per permettere agli altri (es: diventare ricchi, essere in salute, ecc…)
      • Se si osservano ingiustizie/violenze, per quella volta si può anche intervenire (in sicurezza) se lo si vuole, ma in generale non dovremmo trovarci lì e sono affari di chi ha attratto quelle situazioni
      • Notare (e arrabbiarsi con) automobilisti maleducati ne attirerà altri
      • Guardare indietro non serve a molto, focalizzarsi sul presente e scegliere un modo di vivere per il futuro
      • Diventare “permettenti” consente di evitare negative sensazioni
      • Identificare, anche più volte al giorno, cosa si vuole: non esiste creazione senza intenzionalità
  • Pensare di stare bene e di voler stare bene (fisicamente, economicamente, socialmente e così via) fa stare bene e attira ciò che ci fa stare bene
  • Si riesce solo in parte a spiegare cosa accade, è come dire che la lampadina si è accesa perché ho solo premuto un interruttore
  • Esistono solo due tipi di emozioni: ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa stare male
  • Siamo vittime di credenze limitanti e bassa autostima
  • siamo in cerca di qualcuno che ne sa più di noi
  • Soliti esempi: la madre che solleva un’automobile dove c’è il figlio sotto; immagina un’auto sportiva e la otterrai, ecc…
  • Anziché puntare a desideri enormi, per iniziare è meglio puntare a desideri più piccoli, ma concettualmente puntare a 10 milioni di dollari o 100.000 è la stessa cosa
  • Gli esseri umani credono a torto che le risorse siano limitate //NOTA: e va be’, ma per forza di cosa alcune risorse sono fisicamente limitate e alcuni contesti sono, “by design”, “a somma zero”
  • Esistono diversi segmenti di tempo (fasi della giornata e periodi anche più lunghi della propria vita)
    • Finalizzare i segmenti (temporali): pianificarli e viverli consapevolmente
  • Ci accorgiamo di stare crescendo perché ci sentiamo bene: la stagnazione crea sensazioni negative
  • Se non si desidera nulla, si desidera di non desiderare, si sta rifiutando l’intenzionalità
  • La maggior parte si accontenta di poco solo perché convinta di non poter avere di meglio e quindi per evitare un possibile eventuale sconforto, autoconvinti che non ce la faranno
  • In caso di indecisione su una scelta, visualizzare se stessi nell’una e nell’altra condizione

Controversia: si attira ciò che si pensa, compreso malattie, violenze, stupri
//NOTA: in casi limite può avere vagamente un senso, ad esempio non vado ad imbattermi in contesti/luoghi a rischio (…ma fino ad un certo punto, altrimenti qui cadiamo nel victim blaming)

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